Al #lavoro capita di spettegolare tra colleghi, alla macchinetta del caffè, sull’ultimo gossip. Può essere innocuo se fatto saltuariamente, scambiando due battute per ridere e alleggerire lo stress.
Ma c’è il pettegolezzo ben più pesante ed è generalmente fatto dai “criticoni” dell’ufficio, che trovano qualunque pretesto per parlare male degli altri.
Queste persone (molto negative) denigrano gli altri, principalmente, per primeggiare in quanto non riescono a farlo puntando solo sulle loro qualità e pregi, ma parlando sempre dei”difetti”altrui.
Possono essere dei trascinatori, sempre al centro dell’attenzione e sono presi anche molto in considerazione dai colleghi. Ma gettano la maschera con chi ha la sfortuna di stare loro”antipatico”, creandogli il vuoto attorno, a causa del loro continuo parlar male quindi possono anche essere dei potenziali mobber…
Il guaio nasce quando le loro opinioni e critiche vengono seriamente prese in considerazione dai capi!
Per evitare i danni di questi individui, l’unica arma, da parte di tutti i membri di un ufficio, è di non dare ascolto e non diffondere i loro pettegolezzi e critiche.
Perché chi parla male di qualcuno con te, parlerà anche male di te con altri!
Tra i vari strumenti di benessere aziendale, ritengo che dovrebbe essere obbligatoriamente introdotto nel regolamento aziendale una postilla che vieta la diffamazione e il pettegolezzo continuativo all’interno dell’azienda! Forse può sembrare esagerato ma, come detto sopra, il pettegolezzo cattivo può favorire l’insorgere del mobbing, un comportamento molto pericoloso verso i dipendenti e deleterio per la stessa azienda.
I pettegoli ci sono anche nel tuo ufficio? Scrivimi i tuoi commenti
#mobbing #lavoro #discriminazione
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