Ne ha parlato anche Marco Montemagno, in un suo video, di recente: le aspettative che abbiamo sugli altri e quelle che gli altri hanno su di noi possono fare la differenza verso il successo o il fallimento. È l’effetto Pigmalione o effetto Rosenthal (lo psicologo che effettuò negli anni sessanta questo esperimento su alcuni studenti) un meccanismo di suggestione psicologica che influenza il nostro rendimento in base a una sorta di “profezia che si auto-avvera”. Ad esempio, se un insegnante ritiene più capace un suo studente, influenzerà effettivamente il suo comportamento verso un rendimento migliore. Al contrario se uno studente è continuamente considerato mediocre, quello che si otterrà è che, in effetti, lo studente non darà mai risultati eccezionali.
Possibile? Sembra di sì e pare che questo effetto si ottenga anche nel mondo del lavoro: vi sarà sicuramente capitato di avere un collega o un responsabile che è sempre stato presentato, sin dai tempi del suo arrivo in azienda, come molto bravo nel suo lavoro, competente, capace, praticamente la sua fama lo/la precede. Questo crea un circolo virtuoso per lui/lei, che gode sempre di stima e considerazione maggiore rispetto agli altri e alla fine ottiene davvero dei buoni risultati, anche se in alcuni casi, non sempre per suo unico merito ma perché ha la strada “spianata” in quanto il suo parere è sempre preso molto in considerazione e ha accesso a maggiori informazioni.
Queste persone spesso non fanno neppure tanta fatica a cercare un altro lavoro, specialmente se si tratta dello stesso settore di provenienza, perché i loro precedenti responsabili, che sono in altre aziende, li chiamano a collaborare, avendo appunto una grande stima di loro.
Non sta a me giudicare se queste persone siano davvero molto competenti o meno ma è solo per citarli come esempio e far capire che quando godiamo di alta considerazione sia personale che professionale da parte di altre persone, le nostre performance possono davvero aumentare e dare dei risultati eccezionali.
Purtroppo succede anche l’esatto opposto: la svalutazione da parte di altri, soprattutto in ambito lavorativo per delle convinzione errate sulla nostra persona, può renderci davvero meno performanti e giù di tono, nonostante si abbiano reali abilita e capacità.
Questo per comprendere come può essere devastante il mobbing, ad esempio, che mira proprio a screditare una persona sia dal punto di vista professionale che umano.
In alcuni contesti aziendali è moto facile attribuire “incapacità” ad alcune persone solo perché queste c’è un pregiudizio di base . Ad esempio viene fatta spesso questa associazione per una questione di “comodo”: non affido questo nuovo incarico/mansione a Tizio perché non lo ha mai fatto prima e neppure lo ritengo all’altezza! Salvo poi insegnare il lavoro dalla A alla Z ad altri, soprattutto neoassunti, forse perché ritenuti più “bravi”…Quindi prendete atto che è solo una convinzione errata altrui e non per una vostra, presunta, non capacità. Se vi interessa davvero apprendere una determinata competenza lavorativa ma non avete la possibilità di impararla sul lavoro per questo problema, approfondite comunque per conto vostro la conoscenza di quell’argomento stesso, formatevi. Questo serve soprattutto a voi stessi per rendervi più preparati e sicuri di ciò che fate e della vostra professionalità.
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