Se hai uno stipendio di soli 1300 euro al mese la colpa è tua? CERTO CHE NO! E ti spiego il perché

da Ott 10, 2023Articoli Blog0 commenti

➡️Se hai uno stipendio di soli 1300 euro al mese la colpa è tua? CERTO CHE NO!

O meglio: non è sempre colpa tua o una tua responsabilità. Ma lascia che ti spieghi il perché

Sta creando molte polemiche il video della ragazza famosa per via del “corsivo” (scusate non ricordo il suo nome) che rispondendo a chi le dice di “andare a lavorare” fa l’infelice battuta di dire che chi ha uno stipendio di soli 1300 euro ne ha la colpa…
✔️Innanzitutto gli stipendi medi in Italia per impiegati e operai sono quelli (e sono decisamente bassi) quindi quale colpa possono avere i lavoratori se hanno i salari tra i più bassi dell’UE? Per andare dai 2500 euro in su bisogna ricoprire già ruoli come funzionari o manager o fare lavori altamente specializzati che purtroppo non tutti, per esperienza o per qualifiche di studio, possono fare…
Quindi la “povertà” in Italia non è una colpa e la scalata sociale da noi è alquanto difficoltosa; lo spiega molto bene Maria Beatrice Alonzi nel suo video di risposta qui:
https://lnkd.in/eWDxFvFM

✔️Nonostante la signorina in questione ribadisca, nel suo video, che lei ha studiato per diventare estetista ecc.ecc. mi sembra di capire che il suo lavoro consista nel mostrare le sue “grazie” sulla piattaforma di OnlyFans (dove chi si pone in modo “esplicito” guadagna effettivamente palate di soldi). E viene definita una influencer, dando, però, il pessimo esempio ai suoi coetanei, facendo credere che tutti possano fare come lei, con guadagni facili, anche se la realtà è moooolto diversa …

✔️È verissimo che il web offre oggi molte opportunità (non solo su OnlyFans per fortuna!) rispetto ai lavori tradizionali ma non per questo bisogna sbeffeggiare chi si alza alle 6 del mattino e sta 11-12 ore fuori casa tra lavoro, viaggio di percorrenza e guadagna 1300 euro…

✅️ Io sono la prima a sostenere che è necessario cercare sempre di migliorare la propria situazione e inseguire le proprie reali aspirazioni, senza accontentarsi mai di un lavoro che non piace e per di più sottopagato. Questo che sia a 20/30/40/50 anni e oltre.
Ma lo dico con la maturità dei miei molti anni di esperienza di una persona che sa bene cosa significa lavorare in azienda, alzarsi presto alla mattina, fare tanti km di strada…

Pubblicando questo post su Linkedin ho ricevuto molti commenti pieni di astio di gente che scriveva che “è colpa vostra” se questa ragazzina ha tanta visibilità…ma colpa di chi? Mia che ho pubblicato un post criticandola?  Inoltre altri hanno blaterato “in nome della crescita personale”, che se uno prende un basso stipendio è responsabilità sua perché non vuole crescere professionalmente, non vuole impegnarsi, non si forma ,ecc.

Ribadisco: io sono la prima che credo nella crescita personale e professionale e che bisogna sempre cercare di migliorarsi e non accontentarsi mai di una situazione che non piace.

Ma lavorando per una Agenzia del Lavoro e occupandomi di Orientamento e Politiche Attive, vedo anche il rovescio della medaglia: stipendi medi che sono una miseria in Italia ! E chi ha maturato anni di esperienza e si è visto aumentare il suo salario perché commisurato alla sua professionalità, poi improvvisamente si è, magari, ritrovato a casa senza lavoro perché l’azienda ha deciso di “tagliare i costi” … L’ho visto molte volte. C’è una volontà da parte delle aziende di mantenere gli stipendi più bassi possibile con la scusa delle troppe tasse.

La soluzione sarebbe mettersi in proprio, certo. Avere una propria autonomia e indipendenza è il sogno di tutti ma pochi riescono a metterlo davvero in pratica perché diciamo la verità non tutti sono portati per il lavoro con partita iva o non vogliono e preferiscono lavorare come dipendenti … ed è chiaro che poi gli stipendi sono quelli che sono…

C’è infine un’altra questione che accenna anche Maria Beatrice Alonzi nel suo video di risposta alla ragazzina: La scalata sociale non è così semplice e fluida in Italia, nel senso che non è proprio così facile passare dalla condizione di “povero” alla condizione di “ricco” e in parte è anche a causa proprio di meccanismi voluti dal nostro sistema socio-economico e di tassazione del nostro Paese, per mantenere i ceti poveri sempre più poveri, far sparire i ceti medi e mantenere la ricchezza in poche mani… Quindi se nascerai in una famiglia molto modesta avrai un’alta possibilità di restare in quella condizione perché poi non avrai possibilità di continuare gli studi o li abbandonerai e non potrai formarti a dovere per garantirti una posizione professionale migliore… E’ un po’ il serpente che si morde la coda.

E’ chiaro che la situazione non per forza deve restare così drastica ma si può migliorare! Ma serve tanto impegno, perseveranza, formazione e studio. Non è così semplice come vogliono farti credere questi ragazzini senza arte ne parte che non studiano neppure e rincorrono i soldi facili su OnlyFans.

 

Non è stato fornito nessun testo alternativo per questa immagine
#crescitapersonale #coaching #lavoro

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

TROVARE UN LAVORO E’ UN LAVORO!

TROVARE UN LAVORO E’ UN LAVORO!

✔️Trovare o cambiare lavoro è un lavoro ma molto dipende anche da come siamo predisposti noi ai cambiamenti, che sono continui. Ad esempio, con i percorsi GOL che sto seguendo, vedo, al giorno, molte persone e sento molte storie di vita diverse tra loro: ✔️Ci sono...

Articoli recenti

TROVARE UN LAVORO E’ UN LAVORO!

TROVARE UN LAVORO E’ UN LAVORO!

✔️Trovare o cambiare lavoro è un lavoro ma molto dipende anche da come siamo predisposti noi ai cambiamenti, che sono continui. Ad esempio, con i percorsi GOL che sto seguendo, vedo, al giorno, molte persone e sento molte storie di vita diverse tra loro: ✔️Ci sono...

Partita Iva o lavoro da dipendente?

Partita Iva o lavoro da dipendente?

UN ARGOMENTO, ULTIMAMENTE, MOLTO DISCUSSO Vedo parecchi colleghi coach, formatori, consulenti che spesso nei loro post pubblicano inni alla libertà e  al "mettersi in proprio", sempre e comunque, per liberarsi dalla "schiavitù del lavoro", da capi odiosi e pressanti,...

CAMBIARE LAVORO DOPO I 40/50 ANNI: PUOI FARLO!

CAMBIARE LAVORO DOPO I 40/50 ANNI: PUOI FARLO!

È possibile cambiare lavoro dopo i 40 o addirittura 50 anni? Certo! È possibile cambiare completamente settore e mansioni ed avere un riconoscimento professionale? Certamente si! Come l'ho fatto io puoi farlo anche tu. Voglio raccontarti questo: 9 anni fa provenivo da...